ANAGRAFICA DITTA (A.1.1.)

 


MASCHERE

L'anagrafica ditta è composta da 13 maschere di cui le prime dieci riguardano i dati anagrafici, il domicilio fiscale e la sede di attività, il legale rappresentante e l’inquadramento dell’azienda.
Di seguito elenchiamo i campi principali per il caricamento corretto di una ditta evidenziati nelle varie maschere con le lettere dell’alfabeto.
Per la compilazione di ogni campo potete consultare comunque il relativo tasto di help (F1) oppure attivare il tasto di lista (F8) al fine di visualizzare l’elenco delle tabelle disponibili in procedura.

  • Da A ad H : Dati anagrafici della ditta
  • I : Indicatore che identifica il tipo azienda (industriale, commerciale, agricola, ecc.)
  • L : Indicatore da attivare a "1" per le ditte artigiane
  • M : Indicatore che attiva l’azienda in elaborazione paghe, normalmente pari a "1"
  • N : Codice studio/CED presente in A.1.4.
Il "codice azienda fittizia" si attiva se si ha la necessità di non considerare la ditta ai fini della denuncia Emens (viene considerata in tutte le altre elaborazioni) ed è di utilità allo studio ad esempio nelle ditte inserite per fare delle prove.
Questa maschera riguarda le persone fisiche, pertanto va obbligatoriamente compilata con i dati anagrafici se il soggetto inserito è una persona fisica.
Inoltre sono presenti campi per la gestione dei marittimi.
Questa maschera riguarda il domicilio fiscale e la sede di attività dell’azienda.
Questa maschera richiede il caricamento dei dati anagrafici del Legale Rappresentante in presenza di ditta con natura giuridica e serve per il modello 770.
  • Da A a C : Dati relativi alla costituzione dell’azienda
  • D e E : Codice attività Istat e codice attività Ateco
  • F e G : Sigla e descrizione per esteso della natura giuridica
  • Da H a M : Dati obbligatori per il modello Dm10, la sede Inps deve essere generata nell’ archivio A.4.2.
  • N e O : Stato e situazione dell’azienda per il modello 770 (in situazioni normali di attività devono essere compilati con "1/6")
  • P: Indicatore per la gestione degli F24 degli enti pubblici, se pari a "2" il programma di stampa del modello F24 (P.5.8.) provvede a convertire i codici tributo normalmente utilizzati per il modello F24 "normale", nei codici tributo propri del modello F24 per gli enti pubblici (es. 1001 diventa 100E). Nel caso sia compilata la sezione Inps per i co.co.pro. viene anche stampato il modello F24 normale contenente solo tale sezione
  • Da A a C : Ragione sociale/Cognome e nome e descrizione dell’attività utili per la stampa del modello Dm10 (Da compilare sempre)
  • D : Giorno/mese Santo Patrono dell’azienda. Si precisa che se i dipendenti dell’azienda lavorano in cantieri diversi (come avviene spesso nel settore dell’edilizia), lo stesso campo si trova anche nel centro di costo (P.1.4.) e quest’ultimo ha priorità, se caricato, su quello dell’anagrafica azienda
  • E : Il campo èobbligatorio e normalmente può assumere questi valori :
    • "1" per i contratti mensilizzati a giorni e per quelli con paga oraria
    • "4" per l’agricoltura
    • "5" per gli enti pubblici
    • "9" per la gestione delle colf
    • "10" per i contratti mensilizzati a ore
    • "11" per il settore edilizia
    • "321" per la gestione del lavoro a chiamata (Job on call)
    • "333" per la gestione delle collaborazioni coordinate continuative (co.co.pro.)
  • Si fa presente che lo stesso campo è presente anche nella prima maschera dell’anagrafica dipendente ("Cod. Contratto") e che quest’ultimo ha priorità su quello caricato in anagrafica ditta.
    Altri campi che assumono la loro importanza sono il "Codice regione fiscale" valorizzato automaticamente in base alla provincia caricata in msk. 1 (ad esempio "21" per il Veneto) e i campi da movimentare in presenza di ditte collegate (madri e figlie)
  • A : Codice della tabella fiscale (normalmente pari a "1")
  • Da B a D : Mensilità di pagamento delle mensilità aggiuntive (tredicesima, quattordicesima e premi), se maggiore di "12" indica l’erogazione in un cedolino separato (vedi note operative in internet nel notiziario)
  • Da E a H : Mensilità di chiusura esercizio di maturazione ratei (ferie, permessi, r.o.l. e flessibilità)
  • I : Indicatore per la gestione della banca ore
  • L : Tabella previdenziale da inserire in base al settore dell’ azienda (deve essere presente in P.2.B.)
  • M : Tabella assegni familiari, indicare il valore fisso "1" (deve essere presente in P.2.8.)
  • N : Tabella tfr, indicare il valore fisso "1" (deve essere presente in P.2.C.)
  • O : Indicatore per la specifica della modalità di versamento dell’irpef: corrente (versamento un mese successivo alla mensilità) o successivo (versamento due mesi successivi alla mensilità)
  • P e Q : Indicatore per la gestione dei bollati Inail e Inps che identifica la tabella presente in P.1.N.
  • R : Indicatore per la modalità di calcolo degli straordinari (es. giornaliero, settimanale, ecc.)
  • S : Indicatore per attivare l’anticipo della c.i.g. da parte della ditta per conto dell’ente
  • T : Indicatore da valorizzare per i premi soggetti a maturazione mensile del rateo
  • U : Indicatore da attivare per le aziende iscritte alle casse edili
  • V : Indicatore da attivare per l’anticipo ai dipendenti in infortunio della quota Inail da parte della ditta
  • A : Tabella voci bilancino, normalmente è pari a "1" (deve essere presente in P.2.9.)
  • B : Permette di far stampare o meno la banda delle ore nella copia dipendente del LUL (0=Si, 1=No)
  • C : Con questo indicatore si abilita l'azienda alla stampa delle presenze teoriche P.3.3. (0=No, 1=Si)
  • D : Indicatore da valorizzare se si deve gestire la contabilizzazione dei dati paghe (alternativa al bilancino contabile)
  • Da E a G: Posizione aziendale presso l’Inail
  • H : Serve per la gestione dei Fondi Formazione Continua nel DM10 (Ad esempio FIMA, FPRO, FAZI, etc.)
  • I : Permette, in presenza di CIG nel mese, di far maturare i ratei per incidenza (Gestione da attivare con l'assistenza Data Services)
Gli altri campi assumono la loro importanza in base alle particolarità che devono essere gestite dallo studio.
  • Da A a D : Codici formula per la gestione nei costi delle mensilità supplementari
  • E : Codice formula per la gestione del modello Ds22
  • F : Indicatore per l’attivazione della gestione dell’ente bilaterale del commercio e del turismo (0=non deve essere applicato, 1=si applica con conteggio delle quote a carico ditta e dipendente, 2=l’azienda non aderisce e versa al dipendente la propria quota)
In questa maschera si trovano gli estremi per il versamento del modello F24, nel dettaglio :
  • A : Tabella parametri per la stampa del modello F24, la standard è la numero "1"
  • B : Banca di presentazione del modello F24. Può essere la banca dello studio (se si effettua l’ invio cumulativo degli F24, "Tipo invio F24" pari a "2") oppure la banca dell’ azienda (se si effettua l’ invio del modello F24 per singola ditta, "Tipo invio F24" pari a "3"). Se l’ invio degli F24 si effettua tramite Entratel, non occorre compilarlo.
  • C : Banca da dove vengono prelevati i soldi per effettuare il pagamento degli F24
  • D : Identifica il tipo di invio del modello F24 e può assumere i seguenti valori :
    • "0" se la presentazione è cartacea
    • "1" se invio cumulativo tramite Entratel
    • "2" se invio cumulativo tramite home banking
    • "3" se invio per singola azienda tramite home banking
Le banche indicate nei punti "B" e "C" devono essere caricate nell’archivio P.1.X. e la loro codifica assume normalmente un valore di 10 cifre, 5 di sinistra che identificano il codice Abi e 5 di destra che identificano il codice Cab.
La sezione degli estremi di versamento previdenziali va compilata solo se si ha la necessità di creare modelli F24 distinguendo i tributi fiscali da quelli previdenziali.

Sono diversi i casi in cui si ha la necessità di effettuare collegamenti tra aziende.
Il caso più frequente è quando si deve gestire un’ azienda che ha matricole Inps differenti perché ha inquadramenti previdenziali diversi o perché ad esempio lavora in più sedi appartenenti a province (e quindi sedi Inps) diverse.
Lo scopo finale del collegamento, in questo caso, è quello di riuscire ad elaborare un unico modello F24 con i versamenti fiscali cumulativi e versamenti previdenziali distinti per ogni matricola Inps.
Si devono creare in A.1.1. più aziende che avranno in maschera 5 distinte matricole e/o sedi Inps e si devono effettuare i collegamenti tra loro attraverso una "catena".Deve essere chiaro all’ utente quale è l’azienda principale (azienda "madre") in testa alla quale dovrà essere stampato il modello F24 e quali sono le aziende collegate, dette anche aziende "figlie". Tutte le aziende della catena devono aver compilato il campo "Azienda madre irpef" con il codice dell’ azienda madre e il campo "Azienda collegata irpef" con il codice dell’azienda collegata. Così, ad esempio, l’azienda madre sarà collegata alla prima figlia, la prima figlia alla successiva e così via. L’ultima azienda della catena deve aver compilato solo il campo "Azienda madre irpef" e nulla su "Azienda collegata irpef".
Il campo "Indicatore collegamento irpef" può assumere questi significati :

Il collegamento fiscale viene utilizzato in molte elaborazioni, ad esempio serve per collegare le ditte anche ai fini dell’ Inail.
Se si ha la necessità di mantenere in A.1.1. distinte alcune aziende che hanno la stessa matricola Inps e con accentramento contributivo , si dovranno effettuare nella maschera 6 dell’ A.1.1. anche i collegamenti previdenziali con la particolarità che il campo "Indicatore collegamento inps" può assumere questi significati :